Carissimi,
ho appena parlato con Padre Jijo John in Nepal.
Padre Jijo è il nostro referente a “Ground zero”. Lui e la sua squadra, composta anche dagli studenti più grandi della scuola di Thecho, sono impegnati costantemente nel dare aiuto a 6 villaggi fornendo cibo, medicine, coperte.  Ieri è riuscito a tornare solo a mezzanotte dal villaggio di Sindhupalchok, il più devastato. Ci sono 500 famiglie completamente abbandonate. Le cose di cui hanno più bisogno è materiale per ripararsi dalla pioggia e dal freddo. Padre Jijo non è riuscito ieri a consegnare i teli, andrà oggi.
Fino all’una di notte ha provato a spedirci foto sulle condizioni di vita della popolazione, ma il collegamento internet continuava ad interrompersi. Ci riproverà oggi.
Ci sono ancora scorte di cibo sufficienti in quattro negozi di Thecho e i negozianti sono disponibili a vendere a prezzi ragionevoli. Le richieste si sono moltiplicate a dismisura e sta spendendo circa 10 lakh (in rupie indiane) al giorno, o l’equivalente di 10.000-13.000 Euro (dipende dal tasso di cambio).
La grande esigenza è al momento reperire tende, perché non sono disponibili nei negozi. Stanno fornendo teli di plastica per ricavare dei rifugi.L’aeroporto è tuttora bloccato con tutto il materiale che il Governo non è ancora in grado di distribuire.
Cibo, tende etc… possono essere acquistati in India e trasportati fino a Thecho via strada. Ci vogliono però dei permessi perché possiamo portare direttamente il materiale lì, così oggi Padre Jijo andrà al ministero che se ne occupa per cercare di ottenere l’autorizzazione.
Grazie ancora per tutto quello che state facendo.
Padre George, SDB