Ci scrive Padre George Menamparampil, Salesiano e Direttore di BoscoNet India
Sono stato in contatto telefonico con Padre Jijo che si trova a Kathmandu. Prima di tutto, ringrazia tutti voi per la pronta risposta. Di seguito la testimonianza che ho raccolto da lui:
I Salesiani sono dislocati in molti posti, ma l’area più colpita è quella della valle di Kathmandu, proprio la zona dove si trova Padre Jijo, Direttore della Don Bosco Society. Il villaggio di Techo (a circa 15 km dalla capitale), dove si trovano i Salesiani di Don Bosco, non è stata fortunatamente colpita e non ci sono state vittime. Le famiglie del villaggio non hanno subìto grossi danni.
I Salesiani stanno aiutando però i villaggi delle zone circostanti. Non ci sono vittime, apparentemente, ma tutte le case sono state rase al suolo. Al momento sono attivi in quattro villaggi e stanno aiutando 400 famiglie. Stanno distribuendo cibo, medicinali e materiale che può essere usato per realizzare dei rifugi temporanei (teli di plastica o polietilene etc…) e la spesa giornaliera che stanno affrontando è di Euro 3.000. C’è un negozio di generi alimentari nel villaggio che ha scorte che però potrebbero finire in pochi giorni. Dopodiché dobbiamo vedere se riusciremo a fare arrivare le cose dall’India.
La voce che i Salesiani si sono mobilitati per aiutare i villaggi circostanti si sta diffondendo ed ora stanno arrivando richieste anche dai villaggi più lontani. Padre Jijo ci terrà informati se saranno in grado di estendere l’aiuto anche a questi ultimi. Se lo sforzo aumenterà e aumenteranno le necessità, i fondi di cui necessiteranno saranno maggiori.
Ho detto a Padre Jijo di concentrarsi per ora sulle NECESSITA’  IMMEDIATE e sul SALVATAGGIO DELLE VITE UMANE. La ricostruzione delle case potrà essere presa in considerazione una volta che la situazione d’emergenza sarà passata. Il nostro contributo è fondamentale perché molti fondi saranno destinati alla città di Kathmandu, mentre i villaggi verrebbero trascurati se non ci fossero organizzazioni come la nostra!