Cari amici,
mi dispiace per il lungo silenzio. Ieri pensavo tra me e me che è giunto il momento di mandarvi qualche novità riguardo al Nepal.
Rispetto a ciò che sta succedendo, vi devo dire che purtroppo non sta accadendo molto per quanto riguarda la ricostruzione, ma stanno invece accadendo molte altre cose. Il vostro Presidente e il Presidente del nostro Ufficio Missionario di Madrid hanno fatto visita recentemente ai luoghi colpiti dal terremoto ed hanno visto in prima persona la situazione.
Ho fatto il mio terzo viaggio in Nepal dal giorno del terremoto. Siamo stati in grado di raggiungere solo il villaggio più vicino, a causa della grave mancanza di carburante, ma è stata sufficiente quella visita per capire quanto le persone siano grate a tutti i donatori per tutto ciò che insieme abbiamo fatto per loro dopo il terremoto, raggiungendo le persone con il cuore aperto e le braccia piene di ciò di cui la popolazione necessitava. Credo sia sufficiente per poter affermare che abbiamo fatto ciò che ci si aspettava da noi! Mi sono rallegrato nel vedere l’ottimismo delle persone e la coesione che hanno raggiunto nel lavorare al miglioramento dei propri villaggi.
NIENTE sta accadendo, ma MOLTO sta accadendo. Dopo che la Monarchia è stata abolita, i leader politici nepalesi si sono sforzati di predisporre una Costituzione democratica per il paese. Più di tre mesi fa finalmente la Costituzione è stata ultimata. Ma, molte persone, in particolare al confine con l’India, hanno ritenuto che questa costituzione non garantisse i loro diritti. Così hanno iniziato uno sciopero che sta andando avanti da oltre 100 giorni.
La maggior parte di queste persone è di origine indiana. Apparentemente con il “supporto non ufficiale” del Governo indiano, c’è una sorta di blocco e conseguente impossibilità di attraversare la frontiera. Il Nepal è un piccolo Stato e molto povero, sembra al 19° posto tra i paesi più poveri del mondo, e non produce petrolio, né gas, né riesce a produrre gli altri beni essenziali, inclusi materiali da costruzione. L’economia è paralizzata. I funzionari governativi non si presentano nei propri uffici. La documentazione relativa al rinnovo della registrazione delle nostra società, così pure tutta la documentazione contabile, è bloccata in un ufficio governativo.
Ogni veicolo ottiene 20 litri di carburante alla volta, se aspetta in coda fino a cinque giorni! Padre Jijo ha avuto una premunizione, e giusto prima che cominciassero i problemi, ha fatto scorta di 200 litri di gasolio.
Quando sono andato da lui stava cominciando a vedere il fondo del suo barile! Le strade per andare verso Nord, fino in Cina, sono estremamente difficili in inverno (e lunghe in ogni stagione). L’India sta mettendo il Nepal in ginocchio.
Apparentemente il Nepal ha accettato la richiesta da parte del Governo Indiano di rettificare alcune cose nella Costituzione. La situazione potrebbe presto migliorare. Ma, lasciateci sperare una cosa: non sono sicuro di tutte le richieste fatte dall’India (sembra siano sei). Ci sono voci che uno dei cambiamenti richiesti sia che la Costituzione debba dichiarare il Nepal come uno stato “Hindu”, come fosse un “Regno indù” e non una democrazia laica come afferma la Costituzione stessa. Speriamo che queste voci siano false. Lo sapremo presto.
Abbiamo il dovere di pregare per la popolazione del Nepal perché stanno soffrendo nuovamente, e questa volta la causa non è la natura ma l’uomo!

Padre George Menamparampil, SDB
Corrispondente